...In this great future, you can't forget your past...

martedì 21 luglio 2009

Indagine tra gli archivi

Tra i raccoglitori che mio papà teneva con cura quando ero piccina e quando il computer non la faceva da padrona, ho trovato diversi articoli di giornale e ho fatto un salto nel passato.

Quanti ricordi: la prima gara in cui piangevo per la paura e per l'emozione, la mia prima coppa, la mia prima vittoria... una valanga di gare e l'instancabile e l'intramontabile voglia di correre, di muoversi, di vincere...

Tra i risultati e gli articoli ne ho trovato uno speciale... purtroppo non c'è la firma e nemmeno l'annata ma credo sia del 2002 (Forse l'autrice è Elena Gritti).
Anzi, credo fosse il 5 gennaio 2002 e quel giorno disputai il mio primo Campaccio! La sera prima ero emozionatissima e mi sentivo troppo importante perchè la mia società (atletica Saletti) mi aveva finalmente dato la tuta.
Quella gara resterà nei miei ricordi per sempre... e questo è l'articolo che ne racconta la storia... ma non solo la storia di quella gara... .. .

"Il Campaccio
Il freddo si fa sentire, ma non è pungente, nella mattinata del 5 gennaio tanti ragazzini si riscaldano sbirciando timidamente nei tendoni destinati ai vip del cosmo mondiale atletico, che faranno la loro buona recita nelle competizioni pomeridiane. Così scalda i suoi motori il Campaccio, la campestre che nel passato significava tutto per i mezzofondisti, solo la partecipazione era un premio di molti allenamenti e sacrifici.
La vittoria è sempre stata un miraggio, riservata all'olimpo degli atleti, ma con la comparsa delle categorie giovanili la Lombardia ha ritagliato un piccolo, ma importante spazio per la crescita e la valorizzazione dei suoi talenti.
Giungono da ogni provincia della nostra profiqua regione, i più dotati si conoscono bene, hanno pochi anni di militanza alle spalle, ma ancor prima di schierarsi al via si dilungano già sui tatticismi e sognano il podio che altri italiani, più esperti di loro e ancora sonnecchianti, non guardano nemmeno più, domati dallo strapotere straniero.
Bergamo si presenta sul gelido terriccio con pochi ma validi rappresentanti tra i più giovani e arriva così, dopo parecchi anni di carestia, la prima vittoria di lusso. Ci sono ragazze che inseguono un solo obiettivo quando sentono lo start del giudice, arrivare prime al traguardo, il secondo posto non è ammissibile. Il desiderio di vincere è pari alla voglia di correre, una volontà che si trasforma in grinta e nel giusto agonismo.
Per loro l'unica cosa che conta è dare il meglio di se stesse e divertirsi, un allenamento superiore al resto del gruppo farà la differenza.
Ore dieci puntuali scattano dalla linea di partenza le ventisei partecipanti della prima annata, una su tutte tenta subito di prendere la dovuta distanza dalle avversarie, è bergamasca, si chiama Serena Monachino e corre per l' atletica Saletti. Quando si allena vuole essere come le professioniste, ma non si limita ad una semplice imitazione, è presto per scriverlo, ma per ora l'atletica rappresenta il suo mondo, si interessa delle sue gare, ma anche di tutti gli altri risultati del panorama atletica nazionale, segue gli appuntamenti destinati ai suoi coetanei, ma di diverte moltissimo ad incitare i ragazzi più grandi di lei e ammira studiando, con particolare attenzione, i grandi campioni.
Ha percorso circa mille metri e nonostante molte rivali la inseguissero da vicino non si è mai arresa, consapevole di quanto fosse bello e significativo assicurarsi la vittoria in un evento simile.
In poco più di quattro minuti è entrata nell'albo d'oro della trazione giovanile, imbattuta dall'esordio della carriera come esordiente, ha vinto forse la gara più importante, speriamo in un futuro sempre più luminoso."

Questo lo ritengo uno degli articoli più belli e più veritieri scritti sul mio conto... Rileggendo mi vengono ancora i brividi.

Le riflessioni sorgono spontanee...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma questo articolo è da brivido sul serio....! E chi l'avrebbe mai pensato che quella giovane sarebbe arrivata cosi in alto... Complimenti
ciao da alessio

Anonimo ha detto...

FANTASTICO...
...rivedere nel presente le parole del passato!!

baci, leprotto