...In this great future, you can't forget your past...

giovedì 2 ottobre 2014

Si riparte con nuove sfide...

PREMESSA: 
ACSI ITALIA ATLETICA 
CAMPIONE D’ITALIA 
(anche) 2014


Per tante ragioni diverse ho corso solo la staffetta 4x400 ma me la sono goduta alla grande. 
Sono stati 2 giorni veramente emozionanti e, credendoci fino alla fine, siamo riuscite a vincere il titolo di 1,5 punti sulle avversarie della Bracco, nonostante le numerose assenze e i pronostici che ci davano per sconfitte. 
La mia frazione della staffetta è stata la nota più positiva di tutto questo lungo 2014, perché diversi cronometri hanno presto un tempo che va dal 54.50 al 54.77. 
E’ da qui che voglio ripartire…



Comunque… Ora che la stagione 2014 si è conclusa, posso tirare le somme.
E’ stata l’annata “peggiore” per me, sotto i punti di vista atletici. 
Son successe tante cose e son cambiate tante cose… 
Non so nemmeno io da dove incominciare il racconto. 
Partirò dall’ argomento “Zurigo” e dalle ambizioni che avevo per gli Europei:
non è un segreto che io puntassi a quella manifestazione, in relazione soprattutto ai tempi corsi l’anno scorso che potevano non essere del tutto veritieri: forse valevo anche meno di quel 2’05”42 però non lo sapremo mai… Son solo supposizioni. 
Ammetto che per tutta la preparazione invernale non mi sono mai sentita in corsa verso Zurigo, lo capisco adesso che le bocce sono ferme. Perché dico così?! Perché il mio diario di allenamenti lo testimonia e sarà anche vero che non si possono fare confronti di anno con anno però viene naturale. 
Il continuare a viaggiare tra Bergamo e Ostia non ha contribuito a farmi raggiungere determinati picchi di forma, forse. Oltretutto la programmazione è stata cambiata in quanto la mia stagione si sarebbe dovuta concludere a settembre, con gli italiani CDS. Quindi con il mio ex allenatore (e dopo spiegherò anche perché “ex”) si era optato per una preparazione più tranquilla nei mesi invernali e duratura per i mesi successivi. Purtroppo questa tipologia di preparazione non ha pagato, anche perché a metà stagione son rimasta da sola. 
Così, oltre al fatto di essere senza allenatore, con il pensiero di trovarne un altro, il “trauma” di aver chiuso un rapporto atleta-allenatore che durava da 12 anni e il rincorrere la forma fisica che sarebbe servita per affrontare le gare outdoor, mi son ritrovata molto indietro con la preparazione: lenta, senza forza, senza resistenza ma soprattutto senza più stimoli e senza più obiettivi, se non quelli di risolvere tutti i problemi creati con quel cambiamento. 
Visto che poi molta gente sui campi-gara mi chiedeva come stavo, cos'è successo, perché non scrivo più sul mio blog, eccetera… è ora di mettere in chiaro come stanno le cose. Quindi: 

Punto 1°:
il mio allenatore non è più R.L. 

Punto 2°:
sto bene, ma devo metabolizzare tutto: i cambiamenti, i nuovi allenamenti, la nuova vita! 

Punto 3°:
la mia società è e rimane l’ Acsi Italia Atletica, a cui devo molto! 

Punto 4° :
il mio attuale allenatore è Edgardo Barcella e sì, è una persona molto preparata, amante dell’atletica vera e studioso di questo sport, su vari versanti. Non devo convincere nessuno di questa cosa: io lo so e mi basta questo. Ho esperienze ultra-decennali per quanto riguarda l’atletica leggera, conosco il mio corpo quasi alla perfezione e so ciò di cui ho bisogno.
Edi si è ritrovato tra le mani una ragazza “in crisi” perché quando sono arrivata da lui ero veramente disastrata, sia fisicamente che emotivamente… Cosa poteva risolvere lui nel giro di poche settimane? Non poteva di certo farmi fare sotto-gara cose che avrei dovuto fare mesi prima.
E Edi per me è stata manna da cielo! I risultati del suo lavoro forse non li avete ancora visti, ma arriveranno…

Detto questo, sento il dovere sincero di ringraziare Danilo Mantovani per tutto il tempo e il lavoro che mi ha dedicato per vari mesi e, insieme a lui, Emidio di Laura Frattura e tutto il suo staff. 

Nel mese di agosto ho trascorso 10 giorni in altura, a Sestriere, infiltrata nel gruppo dell’ Atletica Saletti. E’ stato un ritiro diverso dai soliti che facevo ma altrettanto allenante e sopratutto stimolante. Anche qui, devo ringraziare Alberto Bergamelli per la sua immensa disponibilità e accoglienza. 

Sono stati gli ultimi mesi a farmi capire che ho davvero lati inesplorati da ispezionare: sia dal punti di vista fisico, sia dal punto di vista emozionale. 

Ora credo davvero di essere circondata dalle persone giuste: 
Edgardo in primis che ha accettato di allenarmi e mi ha guardata con i suoi occhi, insieme ai suoi atleti (e già qui c’è differenza: non mi alleno più da sola, altra cosa che stava veramente diventando un po' pesante)
Joshua & Sara, che mi stanno aiutando tantissimo (sotto tanti punti di vista diversi!), anche grazie a loro ho ricominciato a credere che quello che voglio è possibile…
Marco, perché “lui l’ha sempre saputo…” e mi è stato vicino come non mai in questi lunghi mesi.
I miei genitori, insieme a mio fratello Mauro e mia cognata Monica perché non hanno mai smesso di credere in me, nei miei sogni e nei miei obiettivi e mi hanno sempre incitata a non mollare!
Sarah, la migliore delle amiche che possa esistere su questo pianeta!
Tutti i membri della mia società: che hanno capito la situazione, soprattutto quando non sono arrivati i risultati tanto attesi e che mi hanno fatto vivere il sogno di vincere un campionato italiano di società. Effettivamente è stato fantastico: meglio di quello che mi ero immaginata. 

Avete presente com’è fatta la foce del fiume pò? Ecco, io ora sono così: devo raggiungere il mare e lo posso fare da diversi “rami”. 
I cambiamenti nella mia vita sono appena iniziati. Ho risolto tanti punti interrogativi nelle ultime settimane ed ora sono pronta a ricominciare veramente da zero. 
E’ quello che ci vuole. 
Ormai le pagine da voltare sono finite: ho finito il libro e l’ho archiviato sul davanzale e quando servirà potrò dare una rapida ri-lettura ai capitoli che mi interesseranno… 
Non posso però dimenticare tutto quello che di bello ho vissuto: infatti ringrazierò sempre R.L. per tutto ciò che mi ha insegnato e per tutto il lavoro che ha svolto con me. 

Non voglio ricostruire un sogno infranto perché ne ho talmente tanti altri da realizzare che non vale la pena soffermarsi su quelli del passato. 
Non esistono sogni più belli di altri: però la determinazione, il desiderio e la voglia di realizzarli li accomuna tutti!