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lunedì 7 maggio 2012

Juve, storia di un grande Amore!

Ciaooooooo! 
Vi aggiorno sulle mie attuali condizioni: fortunatamente l'infortunio rimediato mercoledì sera alla gara di Cinisello Balsamo è meno grave del previsto. Sono già in via di guarigione. Merito anche del nostro "guru" americano Joshua... 
Ma per questa volta voglio parlare di altro perchè nella mia vita c'è tanta atletica, ma non solo quella. 
Da atleta non dovrei fomentare ancor di più uno sport che gode di un esagerato interesse e che imprigiona nella sua ombra sport minori. Ma credo che ogni situazione sia diversa a seconda di come la persona la vive. 
Oggi voglio parlare di calcio. Se ne parla sempre tantissimo ma io non ho mai detto la mia parola, almeno qua nel mio blog. 
Forse non tutti sanno che quando ero piccola ho passato pomeriggio interi a calciare un pallone, nel cortile di casa (solo il muro sa quante pallonate gli tirato) o all'oratorio e ho ricevuto più volte offerte in posti da titolare in squadrette di calcio femminili. 
(Lo sport ce l'ho proprio nel sangue)
Sta di fatto che sono cresciuta con la passione e la fede Bianconera. Perchè proprio la Juve? Non lo so, so che quando avevo forse neanche 5 anni e nel mio cortile sognavo di far gol di qua e di la, il nome che usciva sempre nella telecronaca immaginaria nella mia testa era quello di Alessandro Del Piero. Non lo so perchè... forse ne parlavano tanto in quegli anni o forse boh... sta di fatto che prima di appassionarmi alla Juve io mi sono "innamorata" di Lui. 
E poi sono cresciuta con la Sua Juve, andando qualche volta anche al vecchio Stadio "Delle Alpi" a seguire qualche partita. 
Nella mia testa ho sempre sognato di fare l'Atleta quindi crescendo dovetti piano piano abbandonare il pallone, il cortile, l'oratorio... dovevo inseguire i miei sogni, non più solo un pallone. 
Ma la passione per la Juventus rimase. E non si è mai affievolita... nemmeno quando c'è toccata la Serie B. Nemmeno in questi lunghi 6 anni in cui finivamo in posti in cui non eravamo abituati a stare. Niente Coppe, niente scudetti... niente riconoscimenti... 
Solo una persona rendeva la Juve degna del suo nome: il suo Capitano.


Alessandro Del Piero, uno dei miei miti Sportivi. Non lo è solo per il suo talento da calciatore ma per la persona che si è rivelata nonostante le continue critiche, i continui processi, le continue cadute... Per la persona che è e per il valore che ha per questa Squadra, ma soprattutto perchè nella sua infanzio/crescita mi ritrovo molto, avendo letto i suoi libri. 
Credo che questa sia stata la sua ultima stagione alla Juventus e i suoi gol sono stati ancora una volta indispensabili. Ma ancor di più lo è stato l'esempio che ha dato: entrava dalla panchina a partita già iniziata e magicamente la partita cambiava. Ai suoi gol "veniva già lo stadio"!
Non stiamo parlando di un giocatore da Pallone d'Oro ma di un uomo cresciuto con sani principi e valori profondi. Non solo un calciatore stra-milionario, stra-pagato, stra-amato... Lui è molto di più, soprattutto per noi Juventini. Ricordo che è stato l'unico calciatore italiano a segnare al Santiago Bernabéu, l'unico calciatore italiano a fare una doppietta nello stadio del Real Madrid, contro il Real Madrid. Ricordo ancora la standing ovation che tutto lo stadio gli dedicò alla sua uscita dal campo. 
Se Del Piero se ne andrà dalla Juve una parta della mia "juventinità" se ne andrà con lui. 
Ma sempre di fede bianconera resterò. 

Tutto questo per dire che lo scudetto vinto ieri sera, per la 30° volta è il modo migliore per ringraziare Del Piero. E Buffon... e tutti gli altri giocatori che sono rimasti, da Campioni del Mondo, a giocare in serie B. 

La Juve è tornata!!!!!!!!!!!!!




1 commento:

Anonimo ha detto...

allora ancora una partita e sarai meno juventina, meno rompiballe, meno violenta!!

che bello!! un bacio,

il tuo leprotto