...In this great future, you can't forget your past...

domenica 23 novembre 2008

L'albatro

Così un'altra settimana si è conclusa... e anche questa molto positivamente...
Ieri salite: 3x30 - 3x90 - 1x120 - 1x180 ... KO! :-)
Questa mattina Castenedolo: piccoli test, un bel po' di skip e 15x60. L'ultimo di questi in 7"86 senza chidate... Mamma mia come mi sono sentita bene!
Ah, come dimenticare l'allenamento di venerdì in quel di Casazza: 1000 - 800 - 600 - 500 (come da copione) ma poi c'è stata un'altra provettina su un 300... Ma purtroppo poi mi sono dovuta fermare per non stra fare altrimenti io avrei proseguito ad oltranza! :-) Troppo bello correre!

Volevo raccontarvi una situazione curiosa...
Un mesetto fa a scuola abbiamo studiato il simbolismo e tra i poeti più famosi di questo movimento c'era il celebre Boudelaire... E io mi sono "innamorata" di una sua poesia: L'albatro.

"Per divertirsi, sovente, le ciurme
catturano degli albatri, marini
grandi uccelli, che seguono, indolenti
compagni di viaggio, il bastimento
che scivolando va su amari abissi.
E li hanno appena sulla tolda posti
che questi re dell' azzurro abbandonano,
inetti e vergognosi, ai loro fianchi
miseramente, come remi, inerti
le candide e grandi ali. Com'è goffo
e imbelli questo alato viaggiatore!
Lui, poco fa sì bello, com'è brutto
e comico! Qualcuno con la pipa
il becco qui gli stuzzica; là un altro
l'infermo che volava, zoppicando
scimmieggia. Come il principe dei nembi
è il Poeta che, avvezzo alla tempesta,
si ride dell'arcere: ma esiliato
sulla terra, fra scherni, camminare
non può per le sua ali di gigante."


Il motivo per cui questa poesia mi è entrata dentro non riesco a spiegarvelo... Sta di fatto che il Destino vuolvolle che, passato poco più di un mesetto, mio padre mi portasse a casa un libro:
E POI LO SPARO, 100 poesie di atletica leggera.
Così iniziai subito a leggerlo e alla 91° poesia lessi il titolo e rimasi a bocca aperta:

"A Boudelaire"

e la poesia era questa:

"Quando corriamo
voliamo
come l'albatro
ali grandi e bianche
da gigante
principe dei nembi
quando è in volo
re dell'azzurro.
Più lunga è la corsa
più a lungo voliamo.
Ma appena torniamo
sulla tolda della vita
diventiamo aironi catturati
sulla tolda della nave
maladroits et honteux,
laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
comme des avirons trainer à cotè d'eux.
Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, narguère si beau, qu'il est comique et laid!"

Mentre leggevo... un sacco di pensieri invadevano la mia testa, e un sacco di emozioni vagavano in me...
Cioè... mettetevi nei miei panni! Non ci credevo... non poteva essere vero! Praticamente il signor Ennio Buongiovanni, autore del libro, ha descritto esattamente la mia interpretazione della poesia... E vi giuro che prima ho studiato la poesia a scuola, e poi ho letto il libro!
Questa cosa mi ha colpita... Ma tanto anche!!!

Si ok, degenero finito... Sarà meglio che mi diriga a studiare...
Good Sunday for everybody!

P.s. I LOVE RUNNING, for ever and ever!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella poesia...bella interpretazione...bella coincidenza!!! strana e toccante... il mio uccelletto volante raggiungerà il punto più alto del cielo un giorno e io le sarò accanto per non farla precipitare!!! Ti voglio tanto bene

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto venire in mente un film (Fast&Furious) in cui il protagonista, appassionato di auto da corsa e gare clandestine... dice: "Vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta!!".
---> in quei 10secondi sul suo bolide a 4ruote riesce a sentirsi libero e vivo...
Come noi, qndo corriamo!!

bacio, leprotto